La Primavera di Botticelli spiegata ai bambini

La “Primavera” di Sandro Botticelli spiegata ai bambini: è uno dei quadri più famosi dell’artista (insieme alla “Nascita di Venere” e all'”Annunciazione“) e di tutto il museo degli Uffizi e la sua descrizione è particolarmente interessante. La sua fama è dovuta, parzialmente, alla difficoltà nell’interpretazione del quadro, che ancora oggi desta moltissime perplessità.

Il committente

Fu Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico a commissionare il quadro a Botticelli. Era quindi un quadro “privato” che Lorenzo si era fatto fare per sé. Nessuno sa cosa i due (Lorenzo e Sandro) si dissero e cosa concordarono, e da qui deriva l’incertezza sull’interpretazione. In sostanza, non era necessario che il quadro venisse capito. Era sufficiente che fosse contento Lorenzo, e lui sicuramente ne conosceva il significato. La collocazione del grande quadro (misura due metri per tre) fu dapprima il palazzo Medici-Riccardi. Successivamente venne trasferito in diverse ville dei Medici, fino a pervenire agli Uffizi. Anche il titolo: “Primavera” gli venne affibbiato 70 anni dopo la realizzazione da Vasari.

La primavera di Botticelli spiegata ai bambini: i personaggi

Se sul significato dell’opera ancora oggi aleggia il mistero, si sa invece con sicurezza chi sono i vari personaggi rappresentati. Procediamo quindi con la descrizione del quadro partendo da destra verso sinistra: il personaggio più a destra è il vento Zefiro che rapisce la ninfa Clori e ha una relazione con lei. Da questa relazione la ninfa rinasce come Flora, ovvero la personificazione della primavera. La ninfa sparge fiori al suo passaggio ed è abbigliata con un ricco abito fiorito.

Al centro della scena, ad osservare benevolmente il tutto, si trova Venere, dea della bellezza e dell’amore. Sopra di lei vola suo figlio, Cupido, dio dell’amore, bendato, pronto a scoccare la sua freccia.

Ancora più a destra si trovano le tre grazie. Le tre donne sono rappresentate mentre ballano in modo leggiadro con abiti leggeri e ricchi gioielli (Botticelli aveva iniziato la sua carriera come orafo e i gioielli delle Grazie sono di particolare bellezza).

Infine, nella parte più a destra del quadro, si trova Mercurio, il messaggero degli dei, con i suoi tipici calzari alati e il suo bastone, con il quale mantiene il tempo sereno e sgombro da nubi.

La primavera di Botticelli spiegata ai bambini: l’ambientazione

Tutta la scena si svolge sotto un boschetto di aranci e alloro (il verde utilizzato da Sandro Botticelli era molto più brillante ma si è scurito con il passare del tempo) che inquadrano tutta la scena.
Sul prato Botticelli rappresenta centinaia di fiori e specie erbose diverse: ne sono state riconosciute solo 138, ma Botticelli ne ha dipinte molte di più, forse ispirandosi ad erbari dell’epoca che riportavano la descrizione dettagliata di moltissime essenze arboree.

La figura di Venere, a sua volta, è circondata da alcuni arbusti.

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