Visto che me lo hanno chiesto in diversi, credo sia opportuno scriverlo per riferimenti futuri. Naturalmente vale sempre l’avvertenza che siamo passati dalla frontiera tra Croazia e Bosnia a Neum durante il periodo del COVID, quindi magari poi le cose cambiano.
La frontiera tra Croazia e Bosnia a sud
Dopo esserci fermati a Stagno, dall’ostricaro, siamo tornati sulla strada principale e abbiamo puntato di nuovo verso nord.
Ehi, ragazze, guardate che belle, le isole!
Dopo pochi chilometri siamo arrivati alla frontiera tra Croazia e Bosnia. Ci siamo fermati prima per il controllo da parte dei Croati, che è stato relativamente scrupoloso: hanno guardato tutte le carte d’identità una per una e controllato tutte le scadenze. Non ci hanno fatto domande.
Dopo pochi metri ci siamo fermati di nuovo per il controllo bosniaco che è stato decisamente più rapido: hanno controllato solo la carta d’identità del conducente (Francesco) e ci hanno fatto passare.
La frontiera a nord
Nove chilometri dopo, abbiamo ripassato la frontiera, questa volta in ordine inverso: prima quella bosniaca e poi quella croata.
Questa volta la faccenda è stata ancora più rapida: i bosniaci ci hanno detto semplicemente:
– Italians?
– Yes
– Ok, go
senza nemmeno far vedere la carta d’identità.
Il lato croato non era nemmeno presidiato, per cui abbiamo direttamente proceduto oltre.
Naturalmente questo non significa che il passaggio della frontiera sia sempre così semplice ed è probabile che le due frontiere (ingresso/uscita) comunichino tra di loro e/o ci siano telecamere. Va anche detto che noi non ci siamo fermati tra i due passaggi di frontiera tra Croazia e Bosnia attorno a Neum.
Tutto sommato, quindi, è stato molto semplice, ma naturalmente non ci sentiamo di garantire che sia sempre così.
Voi avete avuto esperienze diverse sull’attraversamento della frontiera tra Croazia e Bosnia a Neum? Raccontatecele nei commenti.
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