Il cortile della Pigna, centro di snodo dei musei vaticani, sembra semplicemente un grande cortile, ma in realtà è un concentrato di opere d’arte di incredibile valore storico. Spieghiamo quindi ai bambini il cortile della Pigna, in Vaticano.
Originariamente l’attuale cortile della Pigna era un tutt’uno con il Cortile della Biblioteca e il Cortile del Belvedere. Il Bramante aveva progettato il tutto in modo molto omogeneo, tra brevi scalinate e terrazze. Successivamente il grande cortile venne interrotto dalla costruzione della biblioteca e poi ulteriormente spezzato dalla costruzione del Braccio Nuovo.
Oggi al cortile della Pigna si accede facilmente subito dopo l’ingresso ai musei Vaticani. Il cortile è un quadrilatero chiuso a nord dal famoso nicchione con la Pigna. Ad est il cortile è chiuso dal Museo Chiaramonti, ad ovest dalla galleria dei Candelabri e a sud dal Braccio Nuovo. La parte più importante è naturalmente il nicchione con la Pigna. Un piccolo ristorante e un bar occupano oggi una parte del cortile, per ristorare i visitatori degli enormi musei vaticani.
Al centro del cortile è posizionata una grande sfera di Arnaldo Pomodoro dal titolo Sfera con sfera, posizionata nel cortile nel 1990.
Il nicchione e la Pigna spiegati ai bambini
Per prima cosa bisogna spiegare ai bambini che il complesso del cortile della pigna non è stato costruito tutto nello stesso momento. Come abbiamo già visto, il cortile è stato spezzato in tre parti nel corso dei secoli. Le opere attorno alla pigna sono di artisti e di epoche completamente diverse, qui spostate per formare comunque un insieme armonico. Vediamole in dettaglio.
Il Bramante chiuse questa parte del cortile con un’esedra. Su questa, Pirro Ligorio edificò l’attuale “nicchione” nel 1562. L’opera più importante di tutto il cortile è la grandiosa Pigna: enorme strobilo fuso dai romani, decorava il tempio di Iside e Serapide. Caduto l’impero la Pigna iniziò un lungo pellegrinaggio per Roma. Prima fu spostata nel rione “pigna”, dandogli il nome che porta ancora oggi. Successivamente si spostò nell’antica basilica di San Pietro. Infine, si trasferì nella posizione attuale.
La grande Pigna è posizionata sopra ad un capitello che riporta l’iscrizione “Incoronazione di un atleta vittorioso“. L’opera risale al terzo secolo e proviene dalle terme di Nerone. La Pigna è poi affiancata da due pavoni, anch’essi di bronzo e anch’essi di epoca romana, provenienti dal Mausoleo di Adriano (oggi Castel Sant’Angelo). La Pigna è posta al culmine di una breve scalinata a doppia rampa progettata da Michelangelo.
Sotto al complesso si trovano due leoni accovacciati risalenti all’epoca del faraone Nectanebo I (378-360 a.C.)
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