I musei vaticani possono mettere soggezione: vediamo quindi come visitare i musei vaticani con i bambini. Com’è noto i musei di Città del Vaticano sono uno dei musei più vasti del mondo, ricchissimi di opere che di fatto coprono tutta la storia dell’uomo. Essendo così vasti sono anche impegnativi fisicamente e possono risultare stancanti, soprattutto per i bambini. Tuttavia, essendo ben organizzati, si può fare in modo che anche i bambini riescano a godersi i capolavori dei musei vaticani, senza uscirne stremati.
Uno dei pochi difetti dei musei vaticani è che non hanno una mappa scaricabile facilmente comprensibile. Sebbene esista in effetti sul sito una mappa scaricabile, è sostanzialmente inutile perché faticosissima da interpretare. La cosa migliore da fare è documentarsi bene su quali sono i musei che si vogliono visitare prima di entrare e, una volta dentro, cercare di orientarsi utilizzando le frecce.
Gran parte (se non la totalità) dei musei vaticani sono organizzati attorno allo splendido Cortile della Pigna. Attraverso questo fulcro è possibile accedere ai diversi musei che compongono le immense collezioni vaticani. Una volta scelto il museo, poi, si entra in un percorso obbligato che, in un modo o nell’altro riporterà al cortile della Pigna. Da notare che alcuni musei sono più veloci da visitare rispetto ad altri. Ad esempio il Chiaramonti con il Braccio Nuovo è decisamente più rapido del Pio Clementino che obbliga a passare anche dalla sezione egizia.
Se si decide di visitare i musei vaticani con i bambini è necessario preparare un itinerario che permetta loro di visitare i musei apprezzandone i capolavori senza farli arrivare alla fine stremati.
I musei vaticani sono organizzati, dicevamo, attorno al cortile della Pigna e sembrano guidare il turista verso un percorso di meraviglia crescente che culmina, ovviamente con la Cappella Sistina. Purtroppo, se si lascia la Sistina per ultima, i bambini arriveranno stravolti, dopo aver visto – letteralmente – migliaia di opere.
Per questo motivo, noi consigliamo fortemente di puntare direttamente sulla Cappella Sistina: il percorso è comunque piuttosto lungo e obbliga ad attraversare alcune famosissime sale e passare davanti ad opere fondamentali. L’effetto stupore è comunque garantito dalle lunghissime gallerie, dalle stanze Borgia (chiuse per secoli) che ospitano opere di arte contemporanea e naturalmente dalle celeberrime stanze di Raffaello che anticipano di poco la meraviglia della Sistina.
Una volta vistata la Cappella Sistina, conviene fare una pausa. Idealmente, una pausa pranzo. A quel punto è possibile dedicarsi, nell’ordine che si preferisce, agli altri musei, che comunque conservano moltissime opere fondamentali.
Il percorso che porta alla Sistina è decisamente il più lungo. Gli altri sono più brevi e permettono di tornare al cortile della Pigna (dove è sempre possibile riposarsi) piuttosto velocemente pur offrendo alla vista opere fondamentali.
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