A pochi chilometri da Lecce, in un paesaggio caratterizzato da ulivi secolari e macchia mediterranea si trova uno dei tanti monumenti isolati e semi-dimenticati d’Italia: l’abbazia di Santa Maria di Cerrate. Oggi proprietà del FAI che l’ha sapientemente recuperata e restaurata, l’ex abbazia, poi trasformata in masseria è un luogo magico a due passi da Lecce che vale assolutamente la pena vedere.
Pare che il nome dell’abbazia derivi da una visione che ebbe Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce. Il conte avrebbe visto la Madonna tra le corna di un cervo: da cui Cervate e Cerrate.
Centro del complesso è la chiesa abbaziale risalente al XIII secolo. Dello stesso periodo è il portico che la affianca. Costruita in un semplice romanico, la facciata è movimentata solo da un rosone e un paio di monofore, oltre che da alcuni archetti ciechi. Il portale principale è invece riccamente decorato con storie di Maria e di Gesù.
L’interno, semplice e solenne, è stato sicuramente deturpato nel corso dei secoli, ma conserva ancora la severità dell’impianto romanico. Le pareti delle absidi conservano alcuni antichi affreschi, mentre altri sono stati staccati e riparati nel vicinissimo museo.
Il portico che affianca la chiesa è costituito da una serie di colonnine. Le colonnine sostengono dei capitelli istoriati.
Come detto in precedenza, nel XVI secolo l’abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, da importante polo culturale decadde e divenne una masseria. A questo periodo risale la costruzione del bel pozzo che affianca la chiesa. Sempre di questo periodo sono molti degli edifici che oggi circondano la chiesa abbaziale. Questi edifici di supporto all’attività agricola del complesso, comprendono anche la Casa del Massaro – oggi visitabile con un supplemento. Inoltre comprendono frantoi ipogei e diversi altri ambienti già restaurati o in corso di restauro.
Di enorme interesse, in questa prospettiva, sono gli affreschi staccati e i diversi ambienti già restaurati che permettono di capire come si svolgesse la vita in masseria nei secoli passati. In futuro è prevista l’apertura di nuovi ambienti anche grazie agli studi condotti con l’Università.
Al di là dell’importanza storica del luogo, quello che colpisce dell’abbazia di Santa Maria di Cerrate è il luogo. In aperta campagna sebbene a pochi chilometri dalla città, è uno di quei posti dove si viene immediatamente trasportati in un altro tempo. L’atmosfera quasi magica e rarefatta della campagna contribuisce a rendere questo luogo unico. Curatissimo e con ampi spazi dove rilassarsi, l’abbazia di Cerrate è sicuramente un luogo da visitare.
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